RITORNO ALLA VIGNA 2024

C’era una volta il Terroir

Esistono ancora i vignaioli?

10 serate per scoprire se esistono ancora i vignaioli
o se tutto è stato dato in mano alla grande distribuzione, così come del resto il Terroir

ogni Giovedì sera di Ottobre e Novembre

A cena con i Viticultori

Un’occasione per conoscere alcuni protagonisti della viticultura Italiana, custodi del delicato quanto prezioso paesaggio collinare, cantori dell’Inno della Terra verso il Cielo, come disse il grande Gino Veronelli

Inizio percorso ore 20:00

PRATICHE AGRICOLE

​Siamo un’azienda vinicola biologica certificata.
Nel nostro sistema di viticoltura non utilizziamo pesticidi sintetici o erbicidi.
Boschi spontanei, prati e vigneti a Stefanago sono equamente distribuiti per bilanciare agricoltura e biodiversità.

A Stefanago vivono 80 famiglie di api che producono miele di fiori selvatici.
Tutti i tetti di Stefanago raccolgono l’acqua piovana, mentre il deflusso da strade, pendii e piccoli corsi d’acqua viene raccolto dagli stagni a fondo valle.

L’azienda vitivinicola “Riccafana” in Franciacorta, è collocata sulle pendici meridionali del Monte Orfano.

Abbracciando le pratiche biologiche dal 2002, Riccardo è pioniere della produzione biologica su un vigneto di 12 ettari.
Le nostre linee di Franciacorta biologiche sono: Fratus Franciacorta DOCG e Riccafana Franciacorta DOCG, incluso il rinomato Zero Zero, riflettono la pura essenza della zona con una minima quantità di zuccheri e solfiti.

La famiglia Muratori gestisce le sue vigne in regime biologico ed è inoltre autosufficiente dal punto di vista energetico grazie al suo impianto agrifotovoltaico sospeso sulle vigne.

Quella di Muratori è una cantina che si avvale di tutte le più moderne tecnologie e che scende fino a 12 metri di profondità per trovare il contesto ideale dove produrre Franciacorta di alta qualità e rigore.

“Abbiamo scelto le terre dove piantare i nostri vigneti rappresentando tutte le unità vocazionali della Franciacorta.”

Oggi l’Oltrepò è una delle realtà agricole più affascinanti del nostro paese. Al centro di esso si trova Canneto Pavese, dove la coltivazione della vite per la produzione di vino è una tradizione millenaria.
I vigneti si estendono su una fascia collinare tra la Valle Versa e la Valle Scuropasso, ad un’ altitudine compresa tra i 129 e i 280 metri.

I terreni e i cultivar

Terreni in forte pendenza e colline interamente vitate della zona di Canneto Pavese distinguono la nostra zona dal resto dell’ Oltrepò Pavese e  caratterizzano la produzione vinicola, tanto che le Denominazioni d’Origine Controllata Sangue di Giuda e Buttafuoco, per disciplinare sono permesse solo in alcune zone dell’Oltrepò, per la maggior parte comprese nel territorio del comune di Canneto Pavese.

Nei quasi 500 ettari di vigneti, le cultivar più diffuse sono a bacca rossa, anche se nelle zone più alte delle colline si coltivano anche uve bianche.

Giovedì 31 Ottobre

Cascina Caremma

– Milano –

Il vigneto di Caremma è una sorta di Museo all’aperto dell’agricoltura padana dell’Ottocento, quando l’economia di sussistenza doveva produrre tutto quello che serviva per il sostentamento delle popolazioni.

“Come nella tradizione, in cui anche le nostra pianura era interessata dalla produzione di vini, abbiamo ripreso la coltura della vite maritata ad arativo, reintroducendo la Freisa, uno dei vitigni storici tipici della zona.”

Circa 5 ettari di vigneto dove trovano posto previlegiato i vitigni autoctoni del territorio accanto ad altre varietà più note ed internazionali.
Il metodo è quello dell’agricoltura integrata, che prevede tecniche per la conservazione e la sicurezza dell’ambiente e la minimizzazione dell’uso di prodotti chimici di sintesi.

La produzione vinicola si articola su tre linee diverse: vini fermi, vini passiti e spumanti ottenuti con il metodo classico.
Le uve a bacca nera coltivate sono Merlot, Cabernet Sauvignon, Franconia e Moscato di Scanzo mentre quella a bacca bianca sono Pinot Bianco, Pinot Grigio, Chardonnay e Moscato giallo. Ultimamente sono stati impiantati anche Rebo e Petit Verdot.

“Curiamo i nostri vigneti meticolosamente ogni giorno, il lavoro in cantina rispetta e valorizza le caratteristiche delle nostre uve e desideriamo che i nostri vini esprimano al massimo il territorio, l’annata e il lavoro dell’uomo.”

Totalmente convertita in regime biologico dal 2016, con la preziosa consulenza dell’enologo Massimo Gigola, oggi Le Corne si estende lungo una trentina di ettari vitati. Un contesto ricco di storia, attrezzature all’avanguardia e un terroir adatto a produzioni di eccellenza.

In terra bergamasca i segni della grande enologia italiana.

Ai margini della Valcalepio, separata dalla Franciacorta dal corso del fiume Oglio, la nostra è una realtà vitivinicola che dal punto di vista toponomastico viene menzionata fin dal 1400.”

I terrazzamenti vitati si estendono su 12 ettari nei comuni a Sondrio e nelle sue vicinanze alle porte di Sondrio. Il suolo sabbioso derivato dalla disgregazione rocciosa e l’esposizione a sud sono condizioni peculiari che consentono alle uve di raggiungere sempre il giusto grado di maturazione e mineralità.

La cantina ha sede nell’antico centro storico di Sondrio, in una zona molto pittoresca fatta di vicoli stretti e tradizionali case in pietra. Qui, a Scarpatetti, si possono assaggiare i tradizionali vini DOC come il Rosso di Valtellina, DOCG come il Valtellina Superiore Grumello e il grumello Vigna Le Prudenze così come il più pregiato Sfursat di Valtellina.

A partire dal 2020, Alberto ha introdotto la nuova linea IGT Alpi Retiche “IM” – io sono –, con la quale desidera esprimere un’idea di vino personale e distintiva ancorata alla sostenibilità ambientale.

Agli inizi degli anni sessanta, nel cuore della Sicilia, in una terra che esprime ricchezza, profumi e tradizioni, nasce l’Azienda Agricola Biologica Bagliesi, naturale evoluzione di una tradizione familiare. Ormai giunta alla terza generazione, oggi è interpretata in maniera innovativa dal titolare Vito Bagliesi e dalla sua famiglia.

I vitigni che caratterizzano i vigneti sono: Nero D’Avola, Grillo e Catarratto, tra gli autoctoni, Syrah, Merlot e Cabernet Sauvignon, tra gli internazionali.

“La cantina che domina sui nostri terreni garantisce, con un sistema tecnologico all’avanguardia, il controllo dei processi produttivi durante le fasi dellavinificazione.”

L’Azienda Biologica FIORANO è situata a Cossignano, nel cuore della provincia di Ascoli Piceno, nel sud delle Marche,  zona rinomata per l’alta qualità dei suoi vini. Una ristretta area di comuni del piceno, tra cui Cossignano, è la zona di produzione elettiva della DOC Rosso Piceno superiore e della DOCG Offida Pecorino.

Il vigneto è situato tra dolci colline a soli 15 km dal mare Adriatico e a circa 50 km dagli Appennini e dal parco Nazionale dei Monti Sibillini. L’ottimo punto d’incontro tra brezze marine ed escursioni termiche dell’Appennino contribuiscono a determinare un terroir esclusivo che consente di ottenere vini di pregio.

“Nel rispetto della territorialità e delle tradizioni, coltiviamo vitigni autoctoni quali Sangiovese, Montepulciano, Pecorino utilizzando solo uve di nostra produzione.”

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